La “Città Bianca” per antonomasia: stiamo ovviamente parlando di Ostuni, una vera perla di Puglia o, più specificamente, della penisola salentina. In realtà, il suo nome, dal greco astu-neon, significa città nuova, pur se le sue origini sono molto antiche, in quanto risalgono ad almeno 2000 anni fa, e addirittura, fra gli studiosi, c’è chi parla dell’era paleolitica. L’origine del suo soprannome, Città Bianca, appunto, deriva dalla candida calce con cui sono costruite praticamente tutte le sue case, un materiale economico, facilmente reperibile e, soprattutto, disinfettante naturale, utilissimo per contrastare le grandi epidemie del passato, come la peste diffusa nel Medioevo.
Conosciuta nel Medioevo da Saraceni e Bizantini, Ostuni vede il suo massimo fulgore nel Rinascimento, pur se, inutile nasconderlo, ogni artista, ogni trascorso storico, ha lasciato qualcosa nel patrimonio culturale di questa cittadina in provincia di Brindisi, una delle più visitate del Sud d’Italia. Per chi ancora non la conoscesse, o anche per chi, invece, avesse voglia di ritrovarne la magia, proviamo a passare in rassegna alcune delle sue meravigliee, perché no, degli altrettanto splendidi dintorni. Passeggeremo per le animate strade del suggestivo centro storico, che d’estate si riempiono di turisti e villeggianti per indimenticabili serate ricche di una movida unica e davvero affascinante, vedremo viuzze e piazze che raccontano storie del passato, oltre a spiagge paradisiache, lambite da un mare trasparente che tutto il mondo ci invidia.
“A Ostuni le case sono bianche, di latte e calce, sono bianche fino a far male agli occhi, sono candidi i muri, le finestre, le porte, le scale, tutto è inverosimilmente bianco, anche le strade, la polvere è di gesso, forse anche le piante e l’aria. Tutto è bianco fino all’assurdo…” Così scriveva il giornalista Ettore Della Giovanna, nell’agosto1941, durante la guerra, recensendo la città fra le pagine de “Il Tempo illustrato”.
E allora, cosa aspettiamo a partire per Ostuni?
Le meraviglie di Ostuni
Impossibile elencarle tutte, tante sono le attrazioni della Città Bianca, che sembra uscita da una favola, o da un sogno meraviglioso:
- Come non partire, però, dal suggestivo centro storico, chiamato confidenzialmente “La Terra”, considerato la vera e propria città vecchia, dove sono concentrate i principali agglomerati delle bianche costruzioni in calce che la caratterizzano e la identificano. Difficile, ma piacevolissimo, districarsi nel dedalo di viuzze che lo popolano, dove ci si imbatte spesso in vicoli ciechi, quasi come un candido labirinto in cui può essere intrigante persino perdersi… Ricco di bistrot, negozietti di souvenir, locali dove sorseggiare un aperitivo, il centro storico conserva il suo cuore pulsante nella Via Cattedrale, che lo divide in due parti, e nella maestosa Piazza della Libertà, altro punto di riferimento della vecchia Ostuni.
- Ed è proprio Piazza della Libertà la protagonista del nostro secondo focus, uno dei principali ritrovi della vita notturna, ricca di numerosi locali che, dal tramonto fino a notte fonda, trascinano turisti e residenti in un’indimenticabile movida salentina, davvero ricca di fascino. Ma l’aspetto mondano non deve trarre in inganno: la piazza, infatti, è anche il perimetro su cui sorgono alcuni dei principali monumenti della città, come, per esempio, l’imponente Obelisco dedicato a Sant’Oronzo.
- L’Obelisco, (conosciuto anche come la Guglia di Sant’Oronzo), è una maestosa costruzione alta quasi 21 metri, per la precisione 20,75, commissionata e costruita dallo scultore locale Giuseppe Greco, che la realizzò nel 1771, per ringraziamento e devozione a Sant’Oronzo, che aveva salvato Ostuni da carestie e da un’epidemia di peste. Sulla sommità dell’obelisco capeggia proprio la statua raffigurante il Santo, ancora oggi protettore della città, che viene particolarmente venerato con una festa tradizionale il 26 agosto di ogni anno
- E sempre in Piazza della Libertà, troviamo una delle Chiese di massima devozione della città, costruita in stile gotico, ed ultimata nel 1304. Stiamo parlando della Chiesa di San Francesco, punto fermo del mondo cattolico di Ostuni, pur se la facciata originale non è oggi più visibile, in quanto, nel 1883, fu allineata all’attiguo convento, divenuto in seguito il Palazzo San Francesco, prestigiosa sede del Municipio cittadino. Presenta un interno a navata unica particolarmente ricco di stucchi, oltre ad una preziosa tela di Luca Giordano. Merita una menzione anche un’altra chiesa, posizionata nei pressi, pur se piccola e raccolta, ma con uno splendido portale gotico degno di nota: si tratta della Chiesa dello Spirito Santo.
- È la volta ora della Cattedrale di Santa Maria dell’Assunzione, il Duomo di Ostuni, meraviglioso esempio di architettura salentina. Dichiarata Monumento Nazionale nel 1902, si trova in Piazza Beato Giovanni Paolo II, e rappresenta una delle maggiori attrazioni della città. Datata 1400, con lavori completati sotto la Signoria di Isabella d’Aragona, la Cattedrale è divisa in tre navate, con una particolare decorazione nel soffitto centrale. All’esterno, invece, si distingue per i suoi altrettanti splendidi rosoni: dei 3, quello in mezzo, imponente e finemente decorato, è il secondo più grande d’Europa, dopo la Chiesa di Santa Maria del Pi a Barcellona.
- Tanti sarebbero ancora i luoghi d’interesse culturale e storico presenti a Ostuni e, nell’imbarazzo della scelta, ci sono indubbiamente da segnalare almeno un paio di interessanti Musei, come il Diocesano e il Civico. Il Museo Diocesano, interamente dedicato all’arte sacra, si trova all’interno di un altro prestigioso edificio, il Palazzo dell’Episcopio. Ospita opere rappresentanti il notevole patrimonio artistico della Chiesa di Ostuni, come una collezione archeologica di epoca messapica, uno stupendo Cristo in cera e vari paramenti liturgici del Settecento. Come se non bastasse, è visitabile anche il Giardino che lo circonda, detto “Dei Vescovi”, una vero e proprio rifugio di bellezza e, volendo, di meditazione. Il Museo Civico, invece, forse il più importante della città, conserva opere appartenenti, oltre che all’epoca messapica, anche medioevale e moderna. È ubicato all’interno dell’ex monastero di Santa Maria Maddalena dei Pazzi.
La Marina di Ostuni e l’Area protetta di Torre Guaceto
Non possiamo certo dimenticare però, dopo tante bellezze storiche ed architettoniche, il gioiello cristallino principale della Città Bianca, vale a dire il mare. A Ostuni, la Marina, che si estende per 17 km, è in grado di soddisfare ogni esigenza turistica, con un’alternanza di calette romantiche e spiagge dorate di sabbia finissima, rilassanti ed assolate di giorno, e capaci di trasformarsi, ogni sera e notte, in una delle oasi di movida a cielo aperto più frizzanti di tutto il Salento. Fra gli altri, vogliamo citare:
- Lido Morelli, una lunga distesa di sabbia e dune tipiche mediterranee, nel nord della costa;
- Costa Merlata, con insenature frastagliate e cale suggestive, spesso da scoprire;
- Torre Pozzella, costituita da piccole e spettacolari spiagge particolarmente selvagge;
- Cala Quarto di Monte, non solo incantevole di giorno, ma rinomato luogo di ritrovo per la vita notturna in riva al mare.
A circa 20 km dal centro cittadino, inoltre, si trova Torre Guaceto, area protetta dal WWF, un vero paradiso naturalistico, un po’ fuori dagli itinerari classici ma, sicuramente, un sito che non può mancare se si passa da quelle parti. Tutta la riserva, che si snoda fra Ostuni e Brindisi, è un’alternanza di insenature marine di rara bellezza, con diversi paesaggi, dai fondali rocciosi a quelli di sola sabbia, dalla zona paludosa, ricca di uccelli particolari ed anfibi, a lunghe e soffici spiagge dorate. Deve il suo nome alla presenza di una torre aragonese, risalente al XVI secolo.
Breve cenno ai dintorni di Ostuni
Difficile scegliere cosa segnalare fra le tante bellezze delle varie località nei pressi della Città Bianca.
- Sicuramente, non possiamo almeno non accennare a Cisternino, uno dei Borghi più belli d’Italia, sempre in provincia di Brindisi. I due edifici a Torre, dell’Orologio e Normanno-Sveva, rappresentano i simboli della cittadina, sede anche dell’area boschiva più estesa della provincia, il Bosco Monti Comunali, di oltre 400 ettari.
- Solo 18,5 km, pur se si cambia provincia, entrando in quella barese, la separano da Alberobello, l’imperdibile città dei Trulli, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1996. Un vero gioiello incantato, specie la sera quando le particolari costruzioni si accendono di ogni colore, regalando una suggestione unica ai visitatori, soprattutto nel Rione Monti, monumento nazionale dal 1910, dove si concentra la maggior parte dei trulli, che si dipanano lungo 8 strade parallele.
- Infine, segnaliamo il centro storico di Martina Franca, piccola ma preziosa località trecentesca in provincia di Taranto, nota per lo stile barocco della sua architettura e per il Festival Musicale della Valle d’Itria, in cui si trova, un evento culturale fra i più seguiti in Italia dagli amanti del genere sin dal 1975.
Dove dormire ad Ostuni
Hotel anche di lusso e b&b molto caratteristici, questi sono alcune delle tipologie di alloggio offerte dalla città di Ostuni, molto caratteristiche anche le Masserie situate più verso le campagne che circondano la città. Vi è quindi l’imbarazzo della scelta. Se vuoi ottenere una buona offerta nella scelta del tuo alloggio guarda tra quelle disponibili:
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