La Grotta della poesia, una delle piscine naturali più belle del mondo, si trova a Roca Vecchia una frazione marittima della città di Melendugno, nella provincia di Lecce dalla quale dista 25km e che interrompe con la sua costa rocciosa, due delle spiagge apprezzate della zona: quella di Torre dell’Orso e quella di San Foca.
E’ uno dei tesori naturali del Salento tanto da meritarsi menzione da parte del National Geographic come uno tra i siti più belli al mondo. Proprio grazie alla sua incredibile bellezza, è stata per anni, presa d’assalto da migliaia di turisti questo ha fatto sì, insieme al fatto che per la sua altezza venisse scelta perché permette un tuffo di circa 5 metri (scopri le altre località per fare tuffi nel Salento), che le autorità locali ponessero in marcia interventi di limitazione dell’accesso per garantirne la conservazione del patrimonio naturale e storico del luogo, nonché per tutelare l’incolumità delle persone;
l’area infatti è stata recintata ed è stato istituito un biglietto di ingresso che comprende anche la visita all’area archeologica adiacente.
La sua Storia
La Grotta della poesia venne scoperta nel 1983 dall’archeologo Cosimo Pagliara, il sito è composto da due grotte, una più grande e una più piccola, comunicanti fra loro da cunicoli e gallerie sotterranee che, in passato, erano ricoperte da rocce carsiche, con il passare del tempo le onde del mare e gli agenti atmosferici hanno fatto si che crollassero, dando vita alle due grotte.
Il nome di poesia deriva dal greco “posìa” che significa sorgente di acqua dolce, probabilmente presente nel luogo e poi estinta. Ovviamente non possono mancare leggende per un posto così fantastico, si narra infatti che il suo nome derivi dal fatto che una bellissima principessa fosse solita a bagnarsi in queste acque cristalline e che per la sua grazia ed eleganza era capace di attirare nella zona poeti e narratori che ammirandola si ispiravano a comporre opere e poesie, da qui appunto il nome di grotta della poesia.
All’interno delle pareti delle due grotte sono state trovate antiche iscrizioni messapiche greche e latine, risalenti al II secolo a.C., consacrandolo come luogo di culto del dio Taotor Andirabas, unica divinità messapica che si conosca e, probabilmente, legata alla guarigione delle malattie; le iscrizioni fanno si che il luogo sia conosciuto come uno dei più importanti monumenti epigrafici del Mediterraneo antico con oltre 600 metri quadrati di superfici incise.
Non lontano dalle grotte, si possono inoltre ammirare i resti di un sistema di mura di cinta, risalente allo stesso periodo e resti cinquecenteschi di una torre di avvistamento: la Torre di Maradico che sorge su un isolotto e di un maniero a picco sul mare, oltre al santuario della Madonna di Roca, risalente al XVII secolo.
Attività per scoprire meglio la grotta
Per gli amanti delle vacanze all’insegna di avventura, esperienze e sport è possibile partecipare a diverse attività che permettono di ammirare la Grotta della Poesia sia per mare che per terra. Tra le più suggestive le gite in barca che permettono di ammirare tutta la costa dal Porto di San Foca fino alla Torre Sant’Andrea con la barca “Giulia Andrea”.
Invece, per gli amanti del turismo attivo, sono interessanti gli itinerari di trekking, organizzati da Puglia Routes, alla scoperta di luoghi naturalistici e storici della zona. Se ti appassionano queste attività ti consiglio di leggere anche i percorsi da fare nel Salento.
Cosa vedere nei dintorni
La città di Melendugno, offre al turista diverse attività per gli amanti della cultura e della storia. Fu fondata nel IX secolo, per un lungo periodo feudo della famiglia d’Amelj, che contribuirono alla crescita della città. Un itinerario per il centro storico porta alla scoperta di due simboli della città: la Chiesa di Maria SS. Assunta e il Castello dei D’Amelj, entrambe edificati nel attorno al 1500, ma restaurati successivamente in stile Barocco.
Per gli amanti delle spiagge bianche e acque cristalline tipiche del Salento qui si possono trovare tre delle più popolari:
- Torre dell’Orso, incastonata tra una fitta pineta e il mare permette di trascorrere una vacanza di totale relax, la località è nota per la presenza di due faraglioni conosciuti come “Le due sorelle” il cui nome è dovuto alla leggenda che racconta di due sorelle trovate morte in questa zona di mare e per la Torre d’avvistamento, del XVI secolo, dal quale prende il nome.
- San Foca, originariamente villaggio turistico, si è trasformata in una importante località turistica, con luoghi di interesse dal punto di vista storico come una minuscola cappella del 1700 e la torre d’avvistamento del 1568, sede della Capitaneria di porto e per il suo porto turistico uno dei più importanti del litorale.
- Torre Sant’Andrea, dal paesaggio quasi incontaminato, è un susseguirsi di rocce a picco sul mare, grotte e calette sabbiose, famosi sono i faraglioni che insieme al piccolo porticciolo, dove si possono ammirare i pescatori all’opera, acquista un fascino romantico.