La “Pizzica Tarantata” discende le sue origini dall’antica danza terapeutica del Tarantismo, quando le donne salentine, “morse dalla taranta” nel periodo estivo della mietitura, erano in balia di uno stato di malessere che comprendeva dolori addominali, palpitazioni e sudorazioni, il tutto accompagnato da uno stato di catalessi che le faceva contorcere su se stesse e le faceva strisciare per terra in modo assurdo. Per farle guarire le famiglie chiamavano i suonatori di pizziche che suonavano ininterrottamente per giorni per scacciare la taranta dal corpo della donna. Le tarantate, infatti, appena sentivano le prime note trasformavano le loro torsioni in passi di danza, ballando senza tregua per ore fino a cadere a terra sfinite, ma appena riprendevano le forze ecco che si alzavano e riprendevano la loro danza frenetica.
Da questa danza frenetica deriva la Pizzica Tarantata fatta di passi velocissimi e di giravolte senza sosta che seguono l’incalzante ritmo dei tamburelli, in un ballo che porta le danzatrici fino allo stremo delle loro forze, fino a che le gambe reggono per ballare senza tregua fino all’alba.