Durante le feste popolari, i concerti di pizzica in giro per il Salento, è facile intravedere tra la folla coppie di ballerini danzare uno dei balli più belli e sensuali della tradizione popolare salentina: la “pizzica de core”, in cui viene rappresentato in modo molto semplice e spontaneo l’erotismo e la passione che accompagna da sempre il rito universale del corteggiamento tra un uomo e una donna.
È un ballo antico, risalente a prima del 1800, quando già si configurava come una danza sfrenata e provocante che si ballava durante le feste popolari o la sera nelle corti per trascorrere delle ore piacevoli e dimenticare le fatiche nei campi.
La “pizzica de core” è una danza di corteggiamento molto particolare in cui i due danzatori ballano senza mai toccarsi, in un continuo avvicinarsi e allontanarsi dei corpi dove l’unico contatto è quello dello sguardo. Provocatorio ed invitante quello di lei, desideroso di conquista quello di lui.
È la donna infatti a farsi corteggiare e ad invitare il compagno ad avvicinarsi, ma nel momento in cui l’approccio si fa più vicino eccola che se ne allontana, come era buona norma nella società contadina di un tempo. Se il compagno non è più gradito, eccola allora che invita qualcun altro a ballare.
La donna agita nell’aria un fazzoletto di colore rosso, simbolo della passione, che darà solo al prescelto finale.
Non vi sono passi precisi in questa danza, è un continuo rincorrersi della coppia, in cui ora è lui a girare sempre più vicino intorno alla donna, che fa piccoli saltelli sul posto, incitandone i passi o è lei che piroetta sola nell’aria allontanandosi da lui.
Punto di forza importante rimane il gioco di sguardi provocatori che narrano visivamente del corteggiamento.
La libera interpretazione del ballo ne fa una delle danze più belle della tradizione culturale salentina, in quanto permette continue rivisitazioni e coinvolgimento personali che allontanano questo ballo da schemi preconfezionati di danze tipiche e la rendono aperta a tutti, con la possibilità di sempre nuove esperienze.