Il ponte Ciolo è una imponente costruzione che svetta tra i costoni rocciosi del circondario di Santa Maria di Leuca e che raggiungono vette di oltre 20 metri.
Il nome della località, nonché dello stesso ponte edificato intorno alla metà del secolo scorso, si ricollega al termine dialettale “Ciole”, nome col quale vengono indicate le azze Ladre, uccelli spesso presenti sul territorio.
La frazione è facilmente raggiungibile seguendo la litoranea adriatica e dirigendosi verso Santa Maria di Leuca, a pochi chilometri dal sito eccovi giunti presso Località Ciolo.
Il panorama che contraddistingue l’area è particolarmente suggestivo grazie alla presenza di imponenti costoni rocciosi che si tuffano a picco nelle acque limpide e cristalline.
Il territorio è caratterizzato da rilievi più o meno pronunciati, anche se è possibile trovare delle lingue di sabbia dalle quali accedere al mare, ma come rinunciare all’ebbrezza di un tuffo nella acque magiche del sito?!
L’intera area, anche se non molto vasta, viene letteralmente presa d’assalto dai turisti e dai bagnanti che vogliono godere della spettacolare e suggestiva commistione tra elementi naturalistici e il frutto dell’ingegno dell’uomo: è così che il ponte diviene un rinomato, ma pericolosissimo, trampolino di lancio dal quale fare tuffi spettacolari.
Il mare gode di un fondale roccioso, ideale per le immersioni e di un’area di sotto costa molto caratteristica che comprende anche delle piccole rientranze, nonché un’imponente grotta accessibile sia dalla terraferma che dal mare.
La grotta, inoltre, è spesso rifugio per animali acquatici, come tartarughe marina e foche monache.
La particolare conformazione del Ciolo è certo ascrivibile all’azione erosiva del mare e del vento che con il passare del tempo hanno creato un vero e proprio canyon attraversato dal mare.