Una passeggiata sulla lunga litoranea ionica salentina offre panorami bellissimi e una vista mare complessiva che, di località in località, permette di scoprire le peculiarità di ogni angolo di costa.
Percorrendo la provinciale 129, tra Santa Maria al Bagno e Porto Selvaggio, ci si imbatte nella meravigliosa Santa Caterina.
In questo tratto costiero si può ammirare una folta vegetazione ricca di esemplari di pini di Aleppo, pini italici e pini marittimi, risultato di un’operazione di rimboschimento dell’area voluta dal Ministero dell’agricoltura negli anni Cinquanta del secolo scorso.
Accanto a questi esemplari, ovviamente, la costa vanta la presenza assidua e costante di un sottobosco di macchia mediterranea, vegetazione profumosa e in grado di sopravvivere nonostante i lunghi periodi di aridità.
Santa Caterina si distingue da altre mète per l’impervietà della sua costa, ma anche per la sua bellezza: qui la vegetazione finisce nel punto esatto in cui inizia il mare e i costoni rocciosi, arricchiti da piantine della macchia mediterranea che pian piano lasciano il posto ad alghe e alla più fitta vegetazione marina, si tuffano a picco nell’acqua cristallina, regalando uno spettacolo molto suggestivo.
Fare tuffi a Santa Caterina
La lunga costa rocciosa rappresenta una ghiotta occasione per gli amanti dei tuffi acrobatici che si dilettano in questa pericolosa ma spettacolare passione. L’acqua è sempre limpida e cristallina e le tonalità dell’azzurro variano da un colore tenue nei pressi della costa fino a giungere ad un blu intenso lì dove l’acqua è più profonda.
Tutto il territorio circostante vanta la presenza di alte scogliere e grotte molto interessanti da un punto di vista speleologico, nonché turistico. Le grotte sono per lo più raggiungibili via mare e possono anche essere visitate con piccole imbarcazioni.