San Pancrazio Salentino, comune della provincia di Brindisi dalla quale dista 30km, e sempre circa 30km da Lecce, situato nell’entroterra del Salento. É rinomato per la sua chiesa matrice dedicata a San Pancrazio martire, patrono della città, e a San Francesco d’Assisi e per far parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino ci apre le sue porte per scoprire una città fatta di gastronomia, storia e personaggi illustri.
Un po di storia
Alcuni ritrovamenti nel territorio fra Mesagne e San Pancrazio, lasciano intuire che la storia della città cominci in epoca Messapica, attorno al VIII-VII secolo a.C.; qui furono trovati villaggi di capanne che diedero vita ad uno sviluppo urbanistico che durò fino alla fine del IV secolo a.C. e che portò alla costruzione di un centro fortificato. Verso la fine del I secolo d.C. l’area venne abbandonata e passò ad essere utilizzata come campo di sosta e avamposto militare da parte dei romani che si insediarono nel territorio.
Anche i monaci basiliani lasciarono tracce del loro passaggio nel territorio, in fuga dalle persecuzioni Bizantine, qui si rifugiavano in grotte naturali, possiamo trovarne testimonianza nella Grotta dell’Angelo, in contrada Torrevecchia, le cui pareti sono affrescate con immagini di santi raffigurati secondo l’iconografia bizantina.
La città fu inoltre presa d’assalto dai turchi, la prima volta nel 1480 e la seconda volta nel 1547 quando le truppe del capitano Cria, saccheggiarono e distrussero la città, catturando e vendendo come schiavi in Turchia quasi tutti gli abitanti del paese; questi avvenimenti sono raccontati nell’affresco che si trova sulla parete sopra l’ingresso laterale dell’ingresso della chiesa di Sant’Antonio da Padova.
Cosa visitare a San Pancrazio Salentino
Scopriamo cosa vedere in questo comune dell’entroterra salentino:
La chiesa madre di San Pancrazio Martire
La chiesa matrice dedicata a San Pancrazio martire, patrono della città e a San Francesco d’Assisi, si trova in pieno centro di fronte al Municipio, fu inaugurata nel 1872 e accoglie il visitatore con la sua facciata neoclassica scandita da paraste sormontate da capitelli di tipo ionico. Presenta una pianta a croce latina con tre navate, divise tra loro da una serie di arcate a tutto sesto poste su pilastri con capitelli sempre di stile ionico. Alle due estremità del transetto sono collocati gli altari dedicati ai due santi. In asse con l’ingresso-abside si colloca il campanile che si sviluppa su quattro livelli e sulla cui cupoletta è collocata la statua di San Pancrazio. La cupola, semisferica, ricca di decorazioni, è stata recentemente restaurata dall’architetto Mario Passaro, poggia su arcate a tutto sesto e sui pennacchi dipinti e raffiguranti angeli. Degno di nota è l’altare maggiore, opera del noto scultore marmorario napoletano Aniello Gentile, realizzato con marmi policromi nel 1750 per la Cattedrale di Brindisi, raggiunse poi, l’attuale collocazione, nel 1970. Nella Chiesa inoltre sono conservate alcune delle opere del pittore Salvatore Murra, maestro dell’effetto d’ombra, che rappresentano le tre virtù teologali: Fede, Speranza e Carità e le virtù cardinali: Giustizia e Prudenza.
La chiesa di Sant’Antonio da Padova
La chiesa di Sant’Antonio da Padova fu costruita intorno al XII secolo, presumibilmente, su una preesistente cappella dedicata a San Pancrazio Salentino. La facciata è caratterizzata da un portale di stile cinquecentesco, la pianta è a navata unica con volte a botte; nelle pareti laterali possiamo trovare delle nicchie nelle quali sono inseriti gli altari minori e tracce di affreschi risalenti, probabilmente, all’epoca tardo-romanica, mentre gli angeli raffigurati sulla parete dell’altare maggiore sono stati dipinti da Salvatore Murra.
Di nota importanza storica, è l’affresco che si trova sopra la porta d’ingresso laterale raffigurante il saccheggio della città da parte dei turchi del 1547 che ci permette di ricostruire l’episodio dell’epoca. Di particolare pregio anche le due acquasantiere pensili e il fonte battesimale rinascimentali in pietra e con decorazioni scolpite.
San Pancrazio Salentino tra Terra e Vino
Per immergersi appieno nella città, se siete amanti del vino, si consiglia di visitare le Cantine San Pancrazio, presente nel territorio da oltre 50 anni, produce due vini di rilievo e tradizione: il D.O.C. Salice Salentino e il Negramaro, oltre a diverse varietà che arricchiscono l’offerta.
Un altro luogo che merita la visita è Castello Monaci, a pochi kilometri di distanza da San Pancrazio, che accoglie i visitatori con una wine experience organizzata da esperti viticoltori e sommelier che permette di scoprire i segreti della produzione dei vini che fanno parte della tradizione del territorio e di degustarne le specialità enogastronomiche.
Spiagge vicine e mare
Il comune di San Pancrazio Salentino d’estate accoglie numerosi turisti che amano vivere il mare ma che preferiscono poi trascorrere in tranquillità in resto della giornata. San Pancazio Salentino infatti è una località che offre tranquillità anche in piena estate, nonostante disti dalle spiagge più vicine circa 20km.
Se avete scelto San Pancazio Salentino come base di partenza per scoprire il Salento, non dovete assolutamente perdere queste spiagge più vicine:
La spiaggia di Torre Colimena
La spiaggia di Torre Colimena distante circa 20km è un’oasi di pace anche in piena estate. Posizionata all’interno della Riserva Naturale Salina dei Monaci di Torre Colimena si estende per circa 2km ma ha un arenile molto ampio che offre privacy e relax più delle altre spiagge del Salento. In alcuni periodo dell’anno inoltre, mentre si va al mare sarà possibile ammirare i Fenicotteri Rosa in sosta presso la vicina Salina dei Monaci.
La Spiaggia di Punta Prosciutto
A pochi chilometri da Torre Colimena in direzione sud è possibile scoprire la Spiaggia di Punta Prosciutto. Si tratta di una delle spiagge più belle del Salento, che si estende per più di 2Km ed è composta da sabbia finissima con acque molto basse ideali per famiglie con bambini o per chi non sa nuotare.
Spiaggia di San Pietro in Bevagna
Spostandoci a nord di Torre Colimena, proseguendo sul litorale principalmente sabbioso troviamo un’altra località molto caratteristica, la Spiaggia di San Pietro in Bevagna. Tra le spiagge più estese della zona è frequentata principalmente dagli abitanti dei paesi vicini ma anche da molti turisti. Una particolarità del posto è la foce del piccolo Fiume Chidro, dalla quale sgorga acqua gelata tanto apprezzata per trovare rimedio alla elevata calura estiva.